La forestazione urbana

La forestazione urbana nel mondo

La consapevolezza dei governi e delle comunità sull’urgenza di intraprendere politiche ed azioni efficaci che possano contrastare il trend dei cambiamenti climatici e gli effetti sull’ambiente è cresciuta. La ricerca Forestami ha censito le organizzazioni internazionali (C40, Resilient Cities Network,World Mayor Council on Climate Change, Sustainable Cities Network, FAO, ICLEI, Global Platforms and Sustainable Cities, …) che hanno promosso iniziative volte ad aumentare la resilienza delle città e soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions).

Aumentare il capitale naturale nelle sue diverse forme, piantare alberi, costruire boschi, moltiplicare il numero delle piante lungo le strade, nelle piazze, nei cortili, sui tetti e sulle facciate delle nostre città, risulta ad oggi il modo più efficace, economico e coinvolgente per rallentare il riscaldamento globale, ridurre i consumi energetici e pulire dalle polveri sottili l’aria che respiriamo.

Lo scambio di conoscenze e la collaborazione con queste reti ha l’obiettivo di mettere a fattor comune e capitalizzare le esperienze e le risorse disponibili, facilitando la cooperazione e posizionando il progetto Forestami su scala internazionale. La ricerca Forestami ha idealmente attraversato il pianeta e predisposto una sorta di guida alle più recenti e innovative politiche e strategie di forestazione urbana. I casi studio presentati nella ricerca costituiscono un valido contributo per l’implementazione di politiche e buone pratiche di contrasto agli effetti del cambiamento climatico in ambiente urbano, per rendere il territorio più resiliente.

Questo attraverso l’uso di uno “strumento” spesso sottovalutato in termini di benefici per la salute dell’uomo e in termini di servizi ecosistemici apportati all’ambiente: gli alberi.

le strategie di forestazione urbana di Forestami

Dopo la fase di mappatura, la ricerca è passata all’individuazione di strategie di forestazione urbana idonee a rispondere alle specifiche esigenze del territorio. Gli scenari per la Milano del 2030 sono stati sviluppati a partire dalle categorie di forestazione urbana e peri-urbana individuate dalla FAO:

01 Realizzare un’infrastruttura verde nella città metropolitana attraverso la creazione di una rete di corridoi verdi e blu per connettere parchi, boschi, agricoltura e architetture verdi

02 Implementare e rafforzare il verde nei parchi pubblici

03 Promuovere il coordinamento su progetti di rinaturalizzazione e valorizzazione del paesaggio

04 Aumentare le aree verdi e permeabili riducendo le aree di parcheggio a raso

05 Potenziare l’agricoltura urbana e peri-urbana e promuovere la realizzazione di orti urbani

06 Promuovere politiche di compensazione su consumo di suolo e sui progetti con un impatto sull’ambiente

07 Promuovere la trasformazione di cortili scolastici, universitari e ospedalieri in oasi verdi

08 Promuovere la trasformazione di corti e cortili condominiali, giardini privati e vuoti urbani in oasi verdi

09 Promuovere la demineralizzazione di superfici pavimentate e introdurre Nature Based Solutions all’interno di aree commerciali e industriali

10 Aumentare le superfici dei tetti verdi

11 Bonificare attraverso phytoremediation con alberi e arbusti i suoli dismessi e inquinati.

obiettivi strategici e benefici

Forestami è un progetto di ricerca integrato, interdisciplinare e strategico che ha lavorato alla costruzione di una visione e di un set di azioni per:

valutare lo stato di fatto della Città metropolitana di Milano da un punto di vista climatico, ambientale, ed antropico al fine di fissare un punto zero nel progetto di forestazione del territorio metropolitano;

riconoscere gli alberi e gli arbusti come infrastrutture verdi essenziali per il benessere fisiologico, sociologico ed economico urbano e periurbano e per il contrasto ai crescenti effetti del cambiamento climatico;

pianificare la copertura vegetale (tree canopy cover) del territorio metropolitano milanese nei prossimi dieci anni e oltre, al fine di aumentare il capitale naturale;

guidare la gestione, la conservazione e la manutenzione del patrimonio esistente e futuro degli alberi e degli arbusti nella Città metropolitana di Milano;

monitorare e quantificare i servizi ecosistemici delle foreste urbane;

stimolare nuove forme di collaborazione tra pubblico e privato e nuovi modelli di governance e finanziamento;

sensibilizzare la cittadinanza e il settore privato all’importanza e al ruolo dei sistemi verdi.

Le infrastrutture verdi urbane forniscono un’ampia varietà di benefici ambientali, socio-culturali, economici e clinico-sanitari ampiamente documentati dalla letteratura scientifica, che la ricerca Forestami ha raccolto e messo in evidenza:

riduzione degli agenti climalteranti attraverso l’assorbimento e lo stoccaggio della CO2

rimozione degli agenti inquinanti atmosferici e delle polveri sottili grazie all’assorbimento via superficie fogliare

assorbimento dei contaminanti del suolo attraverso processi di fitodepurazione a cura dall’apparato radicale delle piante

moderazione delle acque piovane

regolazione del microclima urbano e delle temperature urbane locali, con la conseguente mitigazione dell’effetto Isola di calore

mitigazione dell’inquinamento acustico urbano

miglioramento del paesaggio urbano

conservazione e aumento della biodiversità delle specie viventi vegetali e faunistiche

fornitura di cibo sotto forma di noci, frutti, foglie edibili e legname

diminuzione della criminalità in contesti ad elevato indice di copertura arborea

aumento della coesione sociale e incremento delle relazioni sociali

miglioramento della salute fisica e mentale, con diminuzione della pressione sanguigna e dello stress

riduzione della mortalità dovuta alle ondate di calore

riduzione delle malattie cardiopolmonari e minor incidenza di problemi respiratori

riduzione dei casi di tumori polmonari

riduzione di casi di sovrappeso e obesità

riduzione dei disturbi mentali

Gli standard di qualità di forestami

Per ottenere maggiori benefici e perché i servizi ecosistemici forniti dalla piantagione di nuovi alberi siano ottimali è necessario che la definizione dei progetti venga fatta grazie all’interazione di diverse professionalità: ecologi, paesaggisti, agronomi, forestali, urbanisti, sociologi, pedologi e ingegneri, per massimizzare i risultati. In questa direzione si impegna il progetto Forestami, con due pre-requisiti per le nuove infrastrutture verdi: l’adattabilità alle condizioni dell’area di impianto e la differenziazione genetica e di specie. In altre parole, mettere l’albero giusto nel posto giusto (prevedendo anche la sua crescita, nello spazio aereo così come nel suolo) affinché l’elemento vegetale possa svilupparsi correttamente e il luogo in cui si inserisce si arricchisca di tutti i benefici che il sistema vegetale è in grado di erogare. Secondariamente, l’incremento e la conservazione di un’ampia diversità genetica vegetale (autoctona ed esotica) rende il verde urbano meno vulnerabile a parassiti e malattie e rafforza la sua resilienza agli effetti della crisi climatica.