LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI
Cosa si intende per forestazione urbana?
Un progetto di forestazione urbana si differenzia da una semplice piantagione di alberi perché intende realizzare un vero ecosistema ricco di connessioni ecologiche e biodiversità in armonia con la città, mettendo a sistema gli alberi piantati in un’unica grande infrastruttura verde urbana e periurbana. Per sviluppare il progetto Forestami sono state studiate ed analizzate le best practices di alcune capitali e città del mondo, prendendo spunto dal dialogo proficuo con alcuni dei soggetti che a livello internazionale si occupano e promuovono progetti di forestazione e Nature-based Solutions (NBS).
Secondo quali criteri viene effettuato il conteggio degli alberi per raggiungere l’obiettivo di Forestami?
Il progetto Forestami prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi e arbusti entro il 2030.
Il conteggio degli alberi viene effettuato prendendo in considerazione gli alberi e gli arbusti che vengono piantati in ogni stagione agronomica, che va tradizionalmente da novembre a marzo. Anche gli arbusti? Si, perché anche gli arbusti hanno un ruolo di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico nell’ecosistema urbano (ruscellamento, inquinamento atmosferico, isole di calore, etc.), incrementano la biodiversità e garantiscono i servizi ecosistemici.
Gli alberi a cui ci riferiamo nel progetto sono sia alberi “pronto effetto” (ovvero piante adulte di circa 25 cm di circonferenza), che piante forestali, ovvero piccoli alberi a cui sarà dato il tempo di crescere.
Non abbiamo fretta, vogliamo metterli a dimora nei luoghi più adatti, e far sì che con la giusta manutenzione possano crescere (Forestami garantisce anche la manutenzione delle piante per 5 anni).
É possibile sapere dove vengono piantati gli alberi donati?
All’inizio di ogni stagione agronomica ogni singolo Comune di Città metropolitana redige un piano piantagione per la forestazione urbana, in collaborazione con Forestami.
Il gruppo del Politecnico di Milano ha costruito in questi due anni di concertazione e di dialogo con i Comuni una mappatura di aree potenziali per le piantagioni annuali e stagionali di Forestami. Gli alberi donati verranno perciò distribuiti sul territorio a partire dalle aree potenziali emerse dagli scambi con i Comuni.
In occasione dell’inizio della nuova stagione agronomica viene pubblicato sul sito di Forestami e diffuso attraverso i principali organi di informazione il piano delle piantagioni.
Perché solo Milano e Città metropolitana?
Forestami nasce da una ricerca del Politecnico di Milano che ha preso in analisi Milano e i 133 comuni di Città metropolitana, con un lavoro di censimento e mappatura imponente. Ma sicuramente con l’auspicio di diventare una best practice nazionale e internazionale, al fine di condividere e disseminare conoscenze e esperienze sulla forestazione urbana.
Chi si prende cura degli alberi piantati da Forestami?
Ad ogni albero e arbusto del progetto Forestami è garantita la manutenzione per 5 anni. Ad oggi, gli alberi piantati da Forestami sono curati dal personale del Parco Nord Milano, del Parco Agricolo Sud Milano, di ERSAF, oltre alla manutenzione che ogni Comune garantisce per le piantagioni a proprio carico.
Chi si occuperà dell’albero passati i 5 anni garantiti di manutenzione? Gli alberi donati che muoiono saranno sostituiti?
Nell’importo per la donazione di un albero di Forestami è incluso il costo di manutenzione per i primi 5 anni di vita della pianta; se la pianta muore viene sostituita. Successivamente ai 5 anni la pianta sarà adulta e quindi meno soggetta a problemi di mortalità. La manutenzione verrà passata al Comune o all’ente territoriale in cui la pianta si trova.
Quali sono le attività di manutenzione del verde previste?
Per gli impianti boschivi sono previsti due cicli di manutenzione annui (maggio e ottobre), così composti: per ogni pianta è previsto il taglio dell’erba nel raggio di circa 1 m intorno alla stessa, da eseguire a mano o con decespugliatore, il ripristino della verticalità delle piante e dei tutori di bambù inclinati, la sistemazione, ove necessario, di bio-dischi pacciamanti e delle protezioni per il fusto. Sono previste l’eliminazione di specie infestanti, anche arboree e arbustive, la raccolta dei rifiuti, dei sassi, e di ogni altro materiale presente nell’area d’intervento.
A questi interventi si aggiungono da aprile ad ottobre da 8 a 10 interventi di irrigazione per i primi due anni, da 4 a 6 per il terzo e quarto anno, e da 2 a 4 interventi per il quinto. Tutti gli interventi di irrigazione vengono effettuati a seconda dell’andamento stagionale. Gli interventi di irrigazione, previsti in particolare durante periodo estivo, consistono nell’apporto di 30 litri d’acqua per ogni singola pianta. L’acqua deve essere ben distribuita al piede delle piante, avendo cura di non scoprire le radici con un getto troppo forte.
Da dove provengono gli alberi di Forestami?
Gli alberi di Forestami provengono dai vivai di ERSAF, dai vivai regionali e locali.
É possibile scegliere la specie arborea da donare?
Il progetto Forestami sceglie le essenze arboree in funzione del contesto in cui si andranno a piantare. Gli aspetti che definiscono la scelta delle specie sono l’idoneità dell’albero al sito (area urbana, periurbana o extraurbana), il tipo di impianto che si intende installare (filari urbani, foresta periurbana o piantagione extraurbana, etc.), il clima e il microclima del luogo, gli obiettivi ecosistemici e i benefici che si cercano di raggiungere, i possibili disservizi e la loro resilienza ai cambiamenti climatici.
A fronte di tutti questi aspetti le piante che vengono selezionate dal Comitato tecnico di Forestami vengono valutate a seconda dei singoli casi. Per questo motivo ad oggi non è possibile scegliere la specie arborea da donare. Forestami privilegia il coinvolgimento della cittadinanza nella comprensione dei benefici del verde urbano e nella conoscenza delle diverse specie, e nell’implementazione dell’intero sistema e patrimonio verde urbano nella sua complessità e diversità.
Le essenze arboree più piantate nel territorio metropolitano milanese sono il tiglio, la quercia, il carpino, il bagolaro, il platano, la magnolia, l’acero, il faggio.
Accogliete richieste e segnalazioni di piantagione di alberi in determinate zone?
Il progetto Forestami – che ha l’obiettivo di piantare 3 milioni di alberi entro il 2030 – si sviluppa sull’arco di un decennio. Per sua stessa natura ha tempi e risorse che non possono soddisfare tutte le richieste, necessità, osservazioni, che però vagliamo e prendiamo in considerazione.
Perché in città e nei comuni vengono tagliati gli alberi?
A Milano, e in tutti i comuni di Città Metropolitana di Milano, viene effettuato un controllo periodico del patrimonio arboreo, per valutarne con continuità lo stato di salute. Solo quando emergono evidenti condizioni di decadimento e ammaloramento delle piante – che ne rendono precaria la stabilità, elevando perciò il rischio di caduta – ogni Comune ne valuta l’abbattimento. Di norma è il criterio di sicurezza dei cittadini nel percorrere marciapiedi e carreggiate, o nella fruizione dei parchi, a regolare gli interventi, anche in situazioni di degrado dovute a presenza di radici in superficie.
Il progetto prevede la sostituzione degli alberi potenzialmente pericolosi con esemplari di dimensioni coerenti con l’ambiente in cui sono piantati, nonché il mantenimento di esemplari che non rappresentano un pericolo per pedoni o automobilisti, ma che richiedono piccoli interventi di messa in sicurezza.
Forestami non taglia alberi. L’obiettivo del progetto è di aumentare il capitale naturale in termini numerici, ma anche e soprattutto di migliorarlo in termini ambientali ed ecosistemici, attraverso la cura delle piante e delle diverse specie vegetali perché possano crescere in buona salute e incrementare la biodiversità del territorio metropolitano.
Quale è la relazione tra i progetti di trasformazione che avvengono nella Città metropolitana di Milano e Forestami?
Forestami è un progetto che ha come obiettivo l’aumento del capitale naturale nella Città metropolitana di Milano. I progetti che vengono sviluppati all’interno dei confini di Città metropolitana sono moltissimi e – sebbene ci auguriamo sempre che non ci sia sottrazione di capitale naturale – non siamo noi il soggetto che sceglie e decide in merito a tutte le aree di trasformazione della città. L’impegno di Forestami in questo scenario complesso è quello di far dialogare proficuamente tutti gli stakeholder coinvolti, dalle istituzioni pubbliche, ai cittadini, a possibili partner privati per giungere all’obiettivo di una Città metropolitana più verde, più sana, più vivibile. Nel caso del progetto di trasformazione nel campus Leonardo del Politecnico di Milano, dove sono stati abbattuti alberi, dietro sollecitazione di comitati di quartiere e di Forestami, si è costituito un gruppo di lavoro che sta lavorando per la compensazione della perdita di capitale naturale, guidato dall’Università Statale di Milano.