(Ita) Venerdì 10 maggio, presso il Salone D’Onore di Triennale Milano, si è tenuto il primo incontro del secondo anno formativo della Forestami Academy, l’iniziativa realizzata da Forestami in partnership con il Gruppo Prada con l’obiettivo di promuovere e divulgare i fondamenti scientifici, i principi e i valori della forestazione urbana.
La seconda edizione – dal titolo “La forestazione urbana: benessere e salute” –, strutturata su tre incontri coordinati da Maria Chiara Pastore, docente del Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami, e con la partecipazione di alcuni tra i più grandi esperti nazionali e internazionali del verde e della forestazione, pone al centro la correlazione tra natura e salute di corpo e mente.
Circa 100 cittadini di diverse fasce d’età e provenienti da diversi ambiti lavorativi suddivisi in gruppo di lavoro, hanno preso parte alla giornata di formazione dal titolo “Il benessere nelle nostre città” che ha visto i contributi di:
– Matilda van den Bosch, ricercatrice senior per il Biocities Facility di European Forest Institute e scienziata presso l’Institute for Global Health di Barcellona (Spagna);
– Ilaria Doimo, ricercatrice in ETIFOR, spin-off dell’Università di Padova.
Nell’intervento di Matilda van den Bosch è emersa la stretta correlazione tra natura urbana e una vita salutare nelle metropoli, spesso dominata da ambienti naturali in degrado e manifestazioni violente del cambiamento climatico. Diversi studi dimostrano come spazi naturali urbani contribuiscano a una qualità di vita migliore, più sana e più lunga, e riducano l’incidenza di malattie croniche. Da qui l’importanza di individuare e attuare sinergie tra gli obiettivi ambientali e quelli relativi alla salute umana.
(Ita) “I principali rischi per la salute e il benessere oggi sono legati all’ambiente e al modo in cui viviamo e ci comportiamo. Se consideriamo la salute della popolazione in senso più ampio, offrire spazi naturali urbani che promuovano comportamenti sani è molto più potente di qualsiasi intervento medico o ospedaliero. Sappiamo che centinaia di migliaia di vite potrebbero essere salvate ogni anno se le città rispettassero le raccomandazioni dell’OMS sull’accesso agli spazi verdi urbani.”

↑ (Ita) Matilda van den Bosch, ricercatrice senior per il Biocities Facility di European Forest Institute e scienziata presso l'Institute for Global Health di Barcellona
Ilaria Doimo ha poi approfondito le caratteristiche delle foreste urbane che possono favorire il benessere e i “principi di equità” che devono sottostare al rapporto tra la presenza di aree verdi e foreste urbane e il miglioramento dello stato di salute delle città e dei loro abitanti. In che modo le aree verdi possono promuovere il benessere della comunità? Quali sono le modalità di utilizzo delle aree verdi atte a migliorare la salute di tutti?
Le due esperte concordano nell’importanza di conoscere e studiare le opportunità e scale d’intervento per mettere le basi per le città del futuro, che dovranno essere più verdi e più sane per tutti.
“Credo che oggi non ci sia più dubbio sul fatto che gli spazi verdi nelle città possano promuovere la nostra salute e migliorare la qualità della vita, dunque la domanda è: come lo mettiamo in pratica? Dobbiamo aumentare la ricerca multidisciplinare e la collaborazione per creare e utilizzare meglio spazi verdi che promuovano la salute. E dobbiamo farlo coinvolgendo tutte le comunità interessate per assicurarci che tutti e tutte godano di città verdi e sane.”

↑ Ilaria Doimo, ricercatrice in ETIFOR, spin-off dell'Università degli Studi di Padova.
A breve apriranno le iscrizioni per il secondo appuntamento “Perché le foreste urbane sono così importanti per noi? Parlare di alberi per parlare di salute” che si svolgerà il prossimo 21 giugno presso Triennale Milano. Continua a seguirci per scoprire di più.