Una volpe e un cucciolo di volpe al Giardino condiviso San Faustino nel Municipio 3, a Milano? Esatto, avete letto bene. È una notizia che vogliamo condividere, perché rappresenta un segnale estremamente positivo: in un luogo circondato da attività antropiche (a poca distanza passa la ferrovia, ci sono molti cantieri in costruzione e il Giardino è spesso sede di eventi pubblici…), dove a marzo avevamo distribuito alcune delle piante affidate ai custodi di Custodiscimi, il fatto che una volpe – già avvistata nell’estate del 2021 e fototrappolata, grazie al volontario del GSF Sergio Sconfietti – si sia stabilizzata e trovata bene, arrivando a riprodursi e a mettere al mondo un cucciolo, è segno che le attività dell’uomo non sempre sono in contrasto con la natura, e che ci può essere pacifica convivenza.
Se tutelare e ricreare habitat per la fauna è uno degli obiettivi e degli effetti dei progetti di riforestazione urbana, il caso di Giardino San Faustino rappresenta un esempio concreto e ci dice che l’incontro tra città e selvatico è ancora possibile.
“Il bello della volpe è negli occhi di chi la guarda”, ci ha detto Giorgio Zerbinati, coordinatore delle attività, sottolineando come il Giardino San Faustino sia nato proprio con una vocazione di educazione alla biodiversità, come luogo di incontro tra attività umane e fauna selvatica. Una vocazione che viene portata avanti da anni e che mira a farlo diventare parco di riferimento per il nuovo quartiere nascente, con elementi di biodiversità preziosi.
La realizzazione di orti, aiuole fiorite e siepi di arbusti – che forniscono frutti e bacche – ha sicuramente favorito l’arrivo di una microfauna che – a sua volta – ha attirato la volpe, dando vita un piccolo ecosistema compatibile con la presenza umana. Di che rallegrarsi e uno stimolo a continuare nell’opera di forestazione urbana perché, insieme ai servizi ecosistemici che le infrastrutture verdi sono in grado di offrirci, ci possono regalare anche occasioni uniche e sorprendenti di scoperta e conoscenza, tesori della biodiversità.
La frequentazione stabile del Giardino San Faustino da parte del piccolo carnivoro conferma il grande valore di questa esperienza di verde partecipato per la difesa della biodiversità in una metropoli come Milano. Grazie a un’attenta progettazione e gestione del giardino, portato avanti da volontari, è stato ricreato un importante equilibrio fra aree coltivate e zone di sottobosco lasciate volutamente incolte per far da habitat a insetti impollinatori e microfauna. In questo habitat particolare, racchiuso tra i binari della ferrovia, le case di riposo Anni Azzurri e nuovi palazzi residenziali in via di realizzazione, la volpe riesce a procurarsi piccole prede come arvicole, minilepri e fagiani.

↑ La volpe, avvistata nell'estate 2021 grazie alle fototrappole, oggi diventata mamma di un cucciolo di circa tre mesi.