Nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio – dove gli alberi non mancano di portare il loro contributo alla mitigazione del riscaldamento globale – si è tenuta il 15 giugno la seconda tappa di “Looking4”, il percorso partecipativo promosso da Fondazione Cariplo in occasione dei 30 anni di attività, dedicato alle iniziative con una forte componente sociale, culturale e di ricerca scientifica a favore dell’ambiente.
Nel corso degli ultimi anni l’emergenza climatica è diventata sempre più rilevante anche nei nostri territori: l’aumento dei fenomeni metereologici estremi, dell’inquinamento e delle patologie ambiente-correlate, la perdita di specie animali, degli habitat e dei raccolti, sono solo alcune delle conseguenze più evidenti di questo fenomeno. Una condizione complessiva che richiede un’azione rapida e coordinata del mondo pubblico e privato, con interventi mirati a preservare, valorizzare e tramandare il patrimonio ambientale e paesaggistico e contestualmente adattare modelli economici e sociali.
“Dalla pianura alle Alpi. Ecosistemi ed economie alla luce dei cambiamenti climatici” è stato il focus della giornata che Fondazione Cariplo ha dedicato alle tematiche ambientali e climatiche, una giornata di ascolto e incontro col territorio all’interno della quale si è collocato l’intervento di Maria Chiara Pastore, che ha messo in luce gli elementi distintivi del progetto di forestazione urbana che insiste sull’area densamente abitata e costruita del milanese.
Pastore ha voluto evidenziare alla numerosa platea il senso del progetto Forestami: immaginare la trasformazione della Città Metropolitana di Milano, con 3 milioni di nuovi alberi entro il 2030, lavorando insieme, mappando le priorità di intervento, il potenziale di trasformazione e, le disponibilità del territorio. Un lavoro che ha permesso a Forestami di piantare ad oggi oltre 330.000 alberi e arbusti. Un lavoro condotto insieme a molti partner e stakeholder, in una visione condivisa con tutti gli enti del territorio, le aziende, i cittadini, in un continuo racconto sul perché la forestazione urbana è così importante, per noi, e per il nostro Pianeta.
“La forestazione urbana può contribuire – grazie alla piantagione di alberi e arbusti – al miglioramento della qualità dell’aria, oltre agli altri numerosissimi servizi ecosistemici e benefici che i nostri alberi e arbusti ci portano.” ha detto Maria Chiara Pastore. “Abbiamo immaginato un potenziale, dove questi alberi potessero essere piantati, partendo dallo spazio disponibile e dalle priorità del territorio. Serve una vera e propria trasformazione culturale: in un territorio molto urbanizzato e dunque molto caldo, abbiamo bisogno che tutti sappiano perché è importante avere alberi e arbusti nelle città, lavorare sull’importanza della forestazione urbana. Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo con una serie di studi e mappature, disponibili a tutti sul sito di Forestami, come la mappa delle temperature, delle isole di calore e la mappatura del potenziale di piantagione.”
Due gli elementi che Pastore ha messo in luce e che costituiscono la forza del progetto Forestami: il primo è il lavoro scientifico di ricerca utile ad immaginare il nostro futuro attraverso una visione. E dall’altra la condivisione, la comunità delle persone che insieme lavorano per questa visione. Senza questi due elementi non ci sarebbe oggi l’immagine della città al 2030, il nostro futuro al 2030.
↑ Maria Chiara Pastore, direttrice scientifica Forestami, a Cernobbio per Looking4.