C’è anche Forestami tra i casi studio protagonisti del Forum regionale sullo sviluppo sostenibile dell’UNECE – The United Nations Economic Commission for Europe (Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite) che si è tenuto ieri a Ginevra presso la sede della Commissione. E questo è già di per sé una buona notizia, perché segno tangibile dell’interesse che il progetto riscuote, anche oltralpe.
Al Forum, esperti provenienti da tutta Europa si sono confrontati su questi temi:
1. Le politiche e gli strumenti attualmente attivi, a livello nazionale e locale, per supportare la forestazione urbana e peri-urbana, per contribuire attivamente a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Accordo di Parigi e altri obiettivi globali, nazionali e locali;
2. Le risorse finanziarie e i meccanismi utilizzati dai Paesi per implementare la forestazione urbana e peri-urbana in maniera sostenibile nelle città;
3. Come può essere promossa la cooperazione, includendo le comunità e i privati, per promuovere la forestazione urbana sostenibile come soluzione integrativa.
L’esperienza di Forestami – selezionato come caso studio di successo in Europa – è stata presentata da Maria Chiara Pastore, Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami. Insieme al grande obiettivo di incremento del capitale naturale del territorio, la Pastore ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento di tutti gli stakeholder, portando all’attenzione dell’audience l’iniziativa Custodiscimi e i 2500 custodi che oggi si stanno prendendo cura di una piantina forestale fino all’autunno, momento in cui avverrà la restituzione e poi la messa a dimora nei progetti di forestazione di Forestami.
“La forestazione urbana sostenibile è uno degli strumenti più importanti su cui sempre più città si stanno impegnando per consentire lo sviluppo di metropoli più verdi, in salute e più resilienti. È, infatti, risaputo come alberi e foreste incidano in maniera benefica sulla salute e sul benessere delle persone, sul mitigare il cambiamento climatico e nella riduzione dei rischi dovuti a disastri ambientali. Nonostante questi indiscussi benefici, le città devono affrontare una serie di questioni legali, finanziarie e di reperimento di risorse nella pianificazione di progetti a lungo termine. È dunque di grande importanza la cooperazione integrata tra stakeholder per affrontare e superare queste numerose sfide”.
Maria Chiara Pastore
