La Fondazione Vittorio Occorsio, eretta in ricordo del giudice Vittorio Occorsio (ucciso a Roma nel 1976 dal gruppo terroristico neofascista “Ordine Nuovo”) con l’obiettivo di diffondere una sensibilità attiva per la legalità in tutte le sue forme, tramite la memoria e l’esempio delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, e Forestami, hanno dato inizio a una collaborazione con il progetto “Le Radici della Memoria” che ha lo scopo di promuovere la diffusione – tra i più giovani (e le loro famiglie) – della consapevolezza e della conoscenza dei temi della sostenibilità e della legalità.

L’inizio della collaborazione è stato siglato in occasione della presentazione, presso Triennale Milano, della seconda edizione del progetto della Fondazione Vittorio Occorsio “La Giustizia adotta la Scuola”, che coinvolge oltre 60 scuole su tutto il territorio nazionale, nella riscoperta degli eroi silenziosi: magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e cittadini innocenti, vittime del terrorismo negli anni ’70 e ’80.
Nell’ambito del progetto, la collaborazione con Forestami ha lo scopo di unire legalità e cultura dell’ambiente nell’ottica di una memoria rigenerativa, una mattinata molto intensa e partecipata.

Al fine di unire cultura della legalità e rispetto dell’ambiente, Fondazione Vittorio Occorsio e Forestami collaboreranno per individuare, all’interno dei tessuti urbani, aree (anche tra quelle confiscate alla criminalità) da valorizzare, trasformandole in isole verdi – che potranno essere collegate tra loro da virtuali “sentieri della legalità” – da dedicare alla memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita in difesa della legalità e dei valori costituzionali e comunitari che questa esprime.

Qui puoi ascoltare le video-interviste ai protagonisti dell’incontro in Triennale:

“Siamo emozionati per aver trovato questo importante elemento di collegamento tra Forestami e la Fondazione. Fondazione Vittorio Occorsio si propone di far sì che la memoria degli anni di piombo sia compresa nelle scuole. Grazie anche all’impegno del ministro Bianchi, abbiamo avviato un progetto con 50 scuole: un giovane magistrato, testimone eccellente ma che non ha vissuto quegli anni, individua con i docenti la storia di una vittima del terrorismo degli anni 70 e 80 e, anche grazie a materiali audiovisivi dell’epoca, porta i giovani a comprendere quelle vicende. La memoria e la comprensione del passato creano così un più profondo senso della cittadinanza. “Piantare la memoria” si lega così alla tutela del patrimonio urbano, valore che dobbiamo continuare a perseguire”, dichiara Giovanni Salvi, Procuratore Generale Corte di Cassazione e Presidente Comitato Scientifico Fondazione Vittorio Occorsio.

Questa giornata è stata l’inizio di una fruttuosa collaborazione tra la Fondazione Occorsio e Forestami. Secondo me la frase più indicativa della “morale” della giornata è una frase della filosofa Maria Zambrano “Le radici devono avere fiducia nei fiori” perché è vero che la Giustizia adotta la Scuola e che portiamo a conoscere le vicende degli anni ‘70 e ‘80 a ragazzi che altrimenti – non le hanno vissute certamente – neanche le studierebbero a scuola. Ma è anche vero che la scuola adotta la giustizia, e che la scuola è uno stimolo incredibile per chi va a incontrare i ragazzi e gli studenti. Come dire, i fiori di una pianta che ha radici forti, che ha radici correttamente e ben innaffiate, danno grandi soddisfazioni!

Vittorio Occorsio

L'intervento di Giovanni Salvi, Procuratore Generale Corte di Cassazione e Presidente Comitato Scientifico Fondazione Vittorio Occorsio durante l'incontro in Triennale.

↑ L'intervento di Giovanni Salvi, Procuratore Generale Corte di Cassazione e Presidente Comitato Scientifico Fondazione Vittorio Occorsio durante l'incontro in Triennale.

“Un progetto bellissimo, che coniuga la sfida della transizione ecologica con uno tra i valori più importanti nel nostro Paese, ovvero la lotta contro la malavita organizzata e la deturpazione del paesaggio a cui le mafie hanno grandemente contribuito. La malavita si è appropriata di spazi, spesso cementificando e precludendoli a forme di vita comunitaria. Oggi piantare alberi viene fatto in una logica di inclusione e di diffusione di benessere. Forestami accompagna la sfida di incrementare il capitale naturale con progetti a carattere sociale, coinvolgendo cittadini e scuole, creando quindi dei luoghi di incontro. L’incontro con la Fondazione Vittorio Occorsio, e con chi si occupa di ridare un senso ai beni confiscati alla criminalità organizzata, ridà valore collettivo a ciò che è stato pesantemente e simbolicamente trasfigurato. Per Forestami e per tutti i soggetti coinvolti questa è un’opportunità che dà valore aggiunto, un valore sociale, politico e culturale straordinario. Ridiamo insieme vita alla memoria”, dichiara Stefano Boeri, Presidente Comitato Scientifico Forestami.

Attraverso la collaborazione Forestami-Fondazione Vittorio Occorsio, alcune scuole saranno coinvolte nella piantagione di alberi e di aree verdi, in luoghi della memoria confiscati alla criminalità, dando loro il nome di un eroe della legalità. Le prime due scuole coinvolte nel progetto sono l’Istituto Scolastico “Roberto Franceschi” e l’ICS “Piero Gobetti” che si trovano nell’area di Città metropolitana di Milano nel Comune di Trezzano sul Naviglio.

“Fare memoria è importante per costruire un futuro migliore per i nostri figli, per questo la nostra Amministrazione crede molto nel coinvolgimento delle scuole e delle nuove generazioni. Allo stesso modo è importante dare segni tangibili e quotidiani della vittoria dello Stato sulle mafie e l’illegalità: questi segni sono i beni confiscati che abbiamo messo a disposizione della collettività con progetti sociali a favore di mamme e bambini, disabili, minori stranieri non accompagnati, famiglie e persone in disagio abitativo. Legalità, attenzione all’ambiente e cura del nostro pianeta, sviluppo sostenibile sono elementi alla base del percorso di transizione ecologica: il progetto di Fondazione Occorsio e Forestami, che ringraziamo, rappresenta quindi una importante opportunità di crescita e assunzione di consapevolezza per i nostri figli”, dichiara Fabio Bottero, sindaco di Trezzano sul Naviglio.

Il Progetto, nel ricordare anche chi ha lottato contro la cementificazione selvaggia, terreno fertile per attività criminali, persegue una formazione continuativa degli studenti sulla democrazia ecologica. Restituendo al territorio il verde, verrà coltivato il seme della memoria storica e della legalità, per raccogliere fiori e frutti.

Alla presentazione del progetto presso Triennale Milano hanno preso parte: Stefano Boeri Presidente del Comitato Scientifico di Forestami, Giovanni Salvi Procuratore Generale Corte di Cassazione e Presidente Comitato Scientifico Fondazione Vittorio Occorsio, Giuseppe Ondei Presidente della Corte di Appello di Milano, Francesca Nanni, Procuratore Generale Corte di Appello di Milano, Bruno Corda Direttore Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, Fabio Bottero Sindaco di Trezzano sul Naviglio e Melina Decaro, Segretaria Generale Fondazione Vittorio Occorsio. L’incontro è stato moderato da Edoardo Vigna, Responsabile Pianeta 2030 – Corriere della Sera, che ha trasmesso in streaming l’incontro.

Sono intervenuti in presenza e in rappresentanza di tutte le scuole coinvolte (collegate in streaming) tre studenti, Sonia Summo, Clara D’Orsi e Vincenzo Cirasole, facenti parte della Giunta studentesca di Trezzano sul Naviglio insieme con Alessia Maione, Dirigente dell’Istituto Scolastico “Roberto Franceschi”, ed erano presenti in sala gli studenti dell’ICS “Piero Gobetti” accompagnati dalla Dirigente Paola La Monica.

<p>I bambini della Giunta dei Ragazzi di Trezzano sul Naviglio con il Sindaco Fabio Bottero, l'assessora Cristina De Filippi, Alessia Maione, Dirigente dell’Istituto Scolastico “Roberto Franceschi” e Paola La Monica, dirigente dell’ICS “Piero Gobetti”.</p>

↑ I bambini della Giunta dei Ragazzi di Trezzano sul Naviglio con il Sindaco Fabio Bottero, l'assessora Cristina De Filippi, Alessia Maione, Dirigente dell’Istituto Scolastico “Roberto Franceschi” e Paola La Monica, dirigente dell’ICS “Piero Gobetti”.