Laurence Monce
Il grande libro della silvoterapia – Edizioni L’Età dell’Acquario
Leggere questo libro è stato come fare una bella, lunga, rigenerante passeggiata nel bosco, e così speriamo possa essere anche per voi. Estate, tempo di escursioni nella natura, vacanze in montagna o al mare: perché non portarsi in valigia o nello zaino gli spunti che questo libro ci regala? Un invito al viaggio, con sguardo rinnovato, curioso, profondo e grato, verso gli alberi che ci circondano.
Piacevole, ricco e scorrevole, Il grande libro della silvoterapia. Guida al potere guaritore degli alberi, pubblicato da Edizioni Età dell’Acquario, affonda le sue radici nelle origini contadine dell’autrice, Laurence Monce, in ricordi d’infanzia, passeggiate e pic-nic fatti con la famiglia. La formazione dell’autrice francese passa anche dall’Italia, con un corso triennale di naturopatia a Torino e la frequentazione dell’oasi naturalistica di Villarey, che condizionano e ispirano il suo approccio e percorso professionale successivo. Emergono dal passato, insieme ai ricordi, preziose retrouvailles di ciò che si usava portare a casa dalle camminate, fossero solo pigne, brandelli di muschio, o foglie per concepire un personale erbario estivo. L’autrice ci fa parte delle sue esperienze professionali e non, fornendoci insieme interessanti nozioni di botanica, e molte curiosità anche scientifiche in fatto di alberi.
Monce ci descrive la foresta come uno stimolo sensoriale impagabile: ecco che addentrandoci in un bosco sono i colori dall’effetto calmante, la vista rassicurante dei tronchi, le forme diverse degli alberi che sollecitano la nostra vista; mentre l’udito – acuito dall’iniziale, apparente silenzio (o assenza di rumori fastidiosi) – torna a cogliere subito dopo i suoni della vita che il bosco ospita, i fruscii, gli scricchiolii, i ronzii, il canto degli uccelli, il gorgoglio dei ruscelli, un tripudio per le nostre orecchie. L’esperienza tattile può essere incoraggiata dal percorrere i solchi delle cortecce, assaporandone le rugosità o la liscitudine. E che dire dell’olfatto? Immergiamoci e respiriamo a piene narici per inebriarci dei profumi e degli odori della foresta, per poi concludere – appagati ma mai sazi di tanta ricchezza e varietà – con il gusto di bacche, frutti, funghi, semi…
Grazie alla sua esperienza di coach e naturopata, l’autrice ci introduce anche, alla fine di ogni capitolo, a un mondo di pratiche ed esercizi che possiamo pensare di sperimentare in autonomia, in famiglia o con amici; e ricette per godere a 360° di tutti i benefici che possono provenire da questi polmoni verdi: bagni di foglie, di fieno, tisane dalle proprietà curative, in un intreccio di tradizioni popolari e nuova sapienza legati alle piante.
Una lettura che fa letteralmente esplodere il desiderio di verde: la Monce ci trasmette tutta l’inesauribile bellezza della natura con la nettezza illuminante di un ricordo d’infanzia e – come in un appassionante documentario, questa volta solo parlato – ci dona la capacità di riconoscere, reimmaginare, reinterpretare con nuove chiavi di accesso luoghi che di sicuro abbiamo già frequentato, e che oggi stimolano il raccoglimento e il contatto con noi stessi.
Attraverso i suoi viaggi, le sue immersioni professionali nella natura, le sue conoscenze, ci avvicina all’universo arboreo da angolature diverse: scientifica, storica, botanica, riportando alla luce un’evidenza troppo spesso trascurata: l’interdipendenza presente nel bosco, dove convivono in equilibrio diversi esseri viventi, per renderci più consapevoli della bellezza del nostro pianeta verde e delle sue immense energie, dell’interattività vitale con l’uomo.
Uomini, animali, insetti, piante e funghi si nutrono e vivono, ciascuno a modo suo, delle diverse parti dell’albero portatore di vita. Dalle fiamme del focolare all’aspirina e agli sciroppi, dai gioielli alle armi, ai mobili e agli utensili da cucina, dai materiali da costruzione fino alla carta e alle matite che ho utilizzato per questo libro, l’albero è presente nella vita dell’uomo in una miriade di situazioni, apportando i suoi innumerevoli benefici.
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La foresta, con la sua profonda quiete interiore, rasserena le persone più nervose e stressate. La sua musica naturale è ritmata in modo dolce e tranquillo dallo stormire del vento tra le foglie, dal dondolio dei tronchi, dagli spostamenti degli animali nel folto del bosco, dai canti degli uccelli e dal ronzio degli insetti. Tutto ciò crea un ritmo particolare che ci invita a dimenticare le ansie della città, della fabbrica, dell’ufficio, dei negozi, della folla, delle suonerie dei telefoni.