«Mi prendo cura di te, piantando un albero»: questo lo slogan, questa la filosofia del progetto “KilometroVerdeParma”, nato pochi anni fa con l’obiettivo di regalare alla città nuove aree verdi e boschi permanenti. Come? Anzitutto allestendo quel che viene definito un bosco lineare, ovvero un corridoio rigoglioso (fra arbusti ed alberi) parallelo al tratto autostradale di ben 11 km dell’A1 che attraversa la città, uno tra i più trafficati d’Europa.
Si tratta in realtà solamente di un primo passo, agli occhi dell’associazione KilometroVerde: il bosco lineare è un passo lungo e propedeutico ad un più ampio sviluppo di iniziative verdi, che abbiano al proprio centro il tema della sostenibilità ambientale. Distribuire alberi e altre specie vegetali lungo la costa di (auto)strada, infatti, significa creare una vera e propria barriera vegetale, che migliori non solo l’impatto estetico-paesaggistico, ma che assorba anche rumori, inquinamento e polveri. Parliamo dunque di un buono, e fertile, esempio: una buona pratica che contrasti le emissioni di Co2, assorba polveri sottili e mostri la fondamentale funzione del verde urbano, per un primo miglio che apra la strada a un più elaborato piano, e a sempre maggiori vantaggi ecosistemici.
L’intervento di forestazione urbana che coinvolge Parma, infatti, può sembrare sì mirato, ma si estende immediatamente nei suoi effetti benefici e, letteralmente, come progetto diffuso: al corridoio lungo l’A1 (iniziativa che risale al 2015) si affianca subito un invito a tutti i cittadini parmensi, di moltiplicare il chilometro verde. Tutti infatti possono farne parte, ed esserne non solo custodi, ma giardinieri: basta anche solo un giardino, un angolo di terrazzo, un vaso sul balcone. Chiunque insomma può contribuire a questa foresta urbana disseminata e diffusa lungo tutto il manto cittadino. A coordinare le varie iniziative e i vari spazi verdi interviene il Consorzio Forestale KilometroVerdeParma, un’organizzazione senza scopo di lucro che nasce nel maggio del 2020.
Parma si dimostra attenta al futuro: ed inserisce i suoi sforzi e le sue attività nell’agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Di questo ampio disegno, i tre punti che la città italiana fa propri sono Migliorare, Ridurre e Proteggere. Ciò significa creare ambienti caratterizzati da mescolanza e biodiversità, diminuire le emissioni inquinanti – contrastandole proprio grazie alle piante, rese elemento strutturale cittadino -, e tutelare il verde che già sussiste: promuovendo una gestione attenta e sostenibile delle foreste, e dell’ecosistema terrestre in generale. Muovendo (piccoli, eppure lunghissimi) passi per volta: «Abbiamo capito la necessità di intervenire sulla realtà circostante, e abbiamo scelto di agire sull’ambiente per preservare, migliorare e valorizzare il territorio». In quest’ottica lo scorso novembre 2020 sono avvenute le prime piantagioni: quale miglior modo per celebrare quella che è la Giornata Nazionale degli Alberi? il Consorzio Forestale si è mosso per creare aree verdi diffuse, piantando circa 600 alberi in differenti aree della città.
Non un caso che ben due di queste, l’ITIS Leonardo da Vinci e il Campus Scienze e Tecnologie dell’Università di Parma, siano ambienti scolastici: il progetto KilometroVerde si nutre, naturalmente, anche di divulgazione ed istruzione, insegnando l’importanza delle specie arboree negli ecosistemi urbani, e facendo in questo modo scuola su un mondo più verde. Ma, soprattutto, il progetto KilometroVerde guarda al futuro, e alle generazioni ancora in erba:
«Il nostro progetto vuole migliorare l’ambiente e la vita delle persone di oggi, pensando a quelle di domani».