Nel 1682 William Penn fondava Philadelphia, sulla riva occidentale del fiume Delaware. Una delle più antiche degli Stati Uniti d’America, chiamata amichevolmente Philly, Philadelphia è oggi la sesta cittadina per densità di popolazione. Abbiamo ormai imparato a conoscere i rischi e le complicanze di una densità demografica urbana tanto alta: tendenziale surriscaldamento, inquinamento outdoor e indoor, conseguente peggioramento della salute psicofisica e, soprattutto respiratoria, degli abitanti. Anche per questo Philadelphia risponde con un piano, il GreenPlan Philadelphia, definito tra i più all’avanguardia, e progressisti, della nazione americana.
First things first: si parte da un’accurata mappatura della città. Da questa carta, che racconta con attenzione il territorio, si procede alla sua suddivisione in spazi verdi – parchi, luoghi ricreativi e di benessere, terreni vacanti, corridoi ferroviari – ed in elementi che questi stessi spazi compongono: quindi alberi e altre specie vegetali, strumenti di gestione delle acque piovane, piste ciclabili, orti ed elementi di agricoltura urbana… Abbiamo così davanti una precisa – e ambiziosa – scansione del tessuto cittadino, per valutare l’attuale situazione delle infrastrutture verdi, e una loro implementazione strategica. Questo, insomma, il primo step di riforestazione urbana intrapreso dalla città di Philadelphia: che, oltre alla vocazione verde, riesce ad integrare un’attenzione particolare a sostenibilità, impatto economico-fiscale, e non ultimo ad equità sociale.
Indice del “movimento verde” intrapreso è l’aumento programmato del tree canopy cover: ad oggi stimato del 20%, GreenPlan si propone di estenderlo, entro il 2028, al 30 – se non oltre. Altri obiettivi che informano l’attività municipale sono l’ampliamento della pista ciclabile, che dovrà arrivare a coprire (e ben collegare, mettendo in comunicazione) tutto il manto cittadino, e la creazione di 10 acri di parco per ogni mille abitanti. In questo modo, si otterrebbe un ridisegno della mappa, e del volto, di Philadelphia: e la garanzia che tutti i residenti possano vivere nel raggio di mezzo miglio (circa 800 metri) dai principali sentieri verdi della città.
Come, però, arrivare a questa trasformazione – metamorfosi in foresta della città? Ecco sorgere numerose iniziative che coinvolgono via via stakeholder, entità governative, privati, organizzazioni dal basso. Fra le maggiori si conta il progetto Rebuild (da ben 500 milioni di dollari!), il cui scopo è reindirizzare i finanziamenti per un riassestamento e miglioramento dei parchi e delle infrastrutture già presenti. In particolare modo si cerca di restaurare, nel senso di una maggiore inclusività, centri ricreativi, biblioteche e punti d’incontro dei quartieri marginali. Inoltre, lungo il corso del fiume (o dei fiumi: Philadelphia è attraversata, oltre che dal Delaware, dal suo affluente Schuylkill, e le due braccia fluviali “abbracciano” il centro storico della città) si sono poi allestiti numerosi parchi cosiddetti pop-up: installazioni più o meno temporanee, per aumentare la consapevolezza ecologica dei cittadini, e per sensibilizzare sull’importanza delle specie arboree – e dei loro benefici.
Accanto, o interne, a GreenPlan vi sono poi TreePhilly, in prima linea sul tema del tree canopy, e Philadelphia Green, programma della più estesa Horticultural Society della Pennsylvania: progetto di inverdimento urbano, che sostiene sviluppo e cura di giardini comunitari e di quartiere. Il verde diventa insomma strumento per costruire, più in generale, una affiatata e solidale comunità, e un più fitto tessuto sociale. Parliamo infatti di circa 400 giardini in comune, di cui i residenti si occupano per creare orti, aiuole fiorite, luoghi di ricreazione e tempo libero: in cui si condividono cibo e proventi del suolo, si discute delle tematiche di quartiere, e si lavora alla rivitalizzazione, anche verde, della città.
↑ Riempire completamente di alberi le strade della città: attualmente le strade di Philadelphia contano circa 55 alberi per miglio (31%): esistono dunque enormi opportunità per piantare alberi aggiuntivi e raggiungere l'obiettivo del piano di una tree canopy al 30%. Questa illustrazione mostra i potenziali miglioramenti a Lehigh Avanue.