NOME COMUNE: Ciliegio da fiore
NOME BOTANICO: Prunus serrulata
Il ciliegio da fiore, prunus serrulata, è un’essenza originaria della Cina che giunge in Giappone solo in seconda battuta, importato quasi 1500 anni fa, per diventare il tanto rappresentativo sakura in fiore. Dalla Cina aristocratica deriva anche la poetica pratica dell’osservazione dei fiori (in Giappone detta hanami) che proprio attorno ai fiori di ciliegio ruota ormai da secoli.
Il genere prunus è un termine di epoca romana, e veniva utilizzato per denominare molti alberi da frutto: il pruno o susino appunto, l’albicocco, l’amareno e il ciliegio, il pesco e il mandorlo. Serrulata, sempre dal latino, significa piccola sega: e indica la forma della foglia, che ha un margine dentellato o seghettato in modo fine. Sotto all’ampio ombrello della specie prunus serrulata sono in realtà raccolte numerosissime varietà: selezionate via via come specie ornamentali, dai fiori ora più copiosi, ora di colori più o meno accesi – il ciliegio da fiore ha insomma numerose vesti, dimensioni, colori. E, più in generale, non si riproduce tendenzialmente per seme, ma per innesto.
Dal tronco dritto e un po’ tozzo (la cui corteccia dipende dal portainnesto: tendenzialmente parliamo del pruno dolce selvatico, o p. avium), si diparte una chioma folta ed espansa. Negli esemplari più longevi, questa può estendersi sino a 7 metri di diametro.
Le foglie sono appunto dentellate lungo la lamina. Dal picciolo rossastro e dal margine a punta, appena nate sono rossastre, e diventano verde brillante con la maturità. Nei mesi estivi, invece, si tingono di un tono più opaco e scuro.
I fiori, particolarmente vistosi, per quanto delicati, sono congiunti in infiorescenze dette a racemo, o a grappolo: si intende quindi la presenza di un asse principale (non ramificato) da cui spuntano i numerosi fiori pedicellati che vi sono attaccati. Il colore dipende dalla varietà: più comunemente di un rosa tenue, possono essere anche bianchi, giallo sulfureo, o di una tonalità di rosa più accesa e quasi violacea. Compaiono ad aprile, prima o all’inizio della nascita delle foglie, e sono sterili. Coltivato per uso ornamentale, prunus serrulata non dà infatti quasi mai frutti, che provengono invece da p. avium o p. cerasus.
In Giappone, la loro fioritura è seguita con grande apprensione, e vi si snoda tutta una precisa ritualità. Il Sakura Zensen, ovvero “fronte dei ciliegi” si muove con ritmi diversi da nord a sud, a seconda del clima più caldo o freddo; se in alcune regioni i ciliegi in fiore possono apparire già in fine gennaio, altrove sarà necessario attendere maggio. Il fiore di ciliegio, o sakura, è immagine di grazia e candida bellezza, ma anche di fragilità e fugacità: la fioritura tanto maestosa è infatti altrettanto breve e rapida, e va colta come un dono.
Ciliegi in fiore sul far della sera
anche quest’oggi
è diventato ieri.
Kobayashi Issa
