NOME COMUNE: Acero di monte
NOME BOTANICO: Acer pseudoplatanus
Abbiamo davanti un’essenza particolare – diremmo quasi ingannevole: l’acer pseudoplatanus deve il suo nome (pseudos, ovvero falso) alla forma delle foglie, la cui ampiezza e la cui forma palmata ricorda fortemente il platano. Alcuni poi lo definiscono sicomoro (anche in lingua anglofona viene chiamato sycamore maple), per un’indebita sovrapposizione con il ficus sycomorus – albero di tutt’altra famiglia, caro alla narrazione biblica e a tutto il mondo Mediorientale.
L’acero di monte, o pseudoplatano, è invece un’essenza europea, diffusa soprattutto negli ambienti montani e submontani: prospera sulle pendici, dai 400 sino ai 1600 metri di altitudine. Ha un fusto svettante, che inizia a ramificarsi nella parte più alta: i rami più anziani assumono un portamento quasi orizzontale, con un angolo d’intersezione con il tronco che è quasi retto. La corteccia è grigio-bruna e inizialmente liscia; va poi striandosi in placche con l’età.
Le foglie hanno un lungo picciolo, che va dal giallo al rosso. Sono ampie e si dividono in cinque lobi, con una punta acuta o appuntita. Il margine della foglia è percorso da una dentellatura piuttosto irregolare. Colorate di verde vivido nella pagina superiore, sono invece bianche o grigiastre in quella inferiore, che presenta poi dei tomenti. In autunno, diventano di un giallo acceso.
I fiori sono raccolti in cosiddetti amenti penduli, di colore giallo se non verde, che possono arrivare fino ai 20 cm di lunghezza. Appaiono in aprile: la fioritura è all’incirca contemporanea allo spuntare delle foglie, che sorgono da gemme o rametti detti brachinlasti. Gli amenti danno poi luogo a doppie samare, congiunte fra loro ad angolo retto.
Il legno dell’acer pseudoplatanus è molto utilizzato nella liuteria: lo si adopera per creare il fondo dei violini, come di altri strumenti a corda, data la sua buona sonorità e le decorazioni maculate a cui dà luogo. Sarà per questo che il mondo musicale lo ha “ringraziato” con numerosi cameo nelle canzoni popolari? Ricordiamo ad esempio Indiana o Dream a little dream of me (chi non ricorda la bellissima versione, fra gli altri, di Ella Fitzgerald e Louis Armstrong).
Si tratta di un legno caro anche alla tradizione pastorale, che ne fa collari per bovini e ovini. Letterale dulcis in fundo, la pianta è attrazione favorita di numerose api, che vi accorrono per il saporito, e copioso, polline; dal nettare ne è prodotto un miele dorato, e con riflessi verdi.
«Stars shining up above you / Night breezes seem to whisper “I love you” / Birds singing in the sycamore trees / Dream a little dream of me»

↑ Le illustrazioni della rubrica Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.