NOME COMUNE: Acero campestre
NOME BOTANICO: Acer campestre
L’acero campestre, uno dei numerosi esponenti del genere Acer (famiglia delle Sapindaceae), è un’essenza originaria dell’Europa e dell’Asia Occidentale. Molto diffuso, ha col tempo assunto numerosi “soprannomi”: è infatti detto anche acero oppio, loppio, chioppo o ancora testuccio.
Specie campestre di modeste dimensioni (altezza massima: 15-20 metri), ha un fusto non particolarmente alto, ma spesso contorto; una chioma compatta e dalla forma rotondeggiante. Caratterizzato da una crescita piuttosto lenta, presenta una longevità anche superiore ai 100 anni. Ha un apparato radicale fitto, capace di adattarsi a diversi tipi di terreno: sopporta siccità e salinità, favorendo però suoli tendenzialmente ben drenati.
Rispetto ad altri esemplari del genere Acer, ha rametti tomentosi, ovvero ricoperti di peluria; la corteccia del tronco è liscia e di un tono cupo nei giovani, mentre con l’età si sfalda in squame, e assume una colorazione marrone, virante verso il grigio.
Ha foglie caduche, opposte e semplici: a margine intero e leggermente ondulato, sono lunghe dai 7 ai 15 cm e larghe dai 5 agli 8, presentando una lamina a lobi. Di un colore verde vivido, si tingono di giallo in autunno, e sono inoltre molto nutrienti per numerose specie di animali: si utilizzano spesso come foraggio.
I fiori, piccoli, di colore verde e riuniti in infiorescenze, compaiono in aprile-maggio, contemporaneamente alle foglie. Il frutto, a samara, come nelle altre specie di Acer, è costituito da due semi alati, lunghi circa 3 cm, che assieme formano un angolo piatto.
L’acer campestre è una pianta mellifera, visitata dalle api che ne traggono, dal polline, nettare (il miele esclusivamente d’acero è però di rara produzione). Il suo legno ha una buona plasticità e si deforma facilmente: per questo lo si utilizza per fabbricare artigianalmente piccoli oggetti o decorazioni. Alcune credenze popolari attribuiscono all’acero campestre la capacità sovrannaturale di allontanare le streghe, i pipistrelli e più in generale ogni tipo di sfortuna.
Autunno – broccato
di foglie rosse d’acero –
la veste dei Tang.
(Ryōkan Taigu)