Fiona Stafford
La lunghissima vita degli alberi – Hoepli
La lunghissima vita degli alberi è un vero e proprio omaggio di Fiona Stafford, docente di Inglese dell’Università di Oxford, al mondo vegetale: altro regno, rispetto al nostro, animale, ma che condivide con noi una grande parte di storia e di storie.
Tasso, cipresso, ippocastano, betulla… sono numerosi gli antichi “lignaggi” di cui Fiona recupera cronache, citazioni letterarie, apparizioni in popolari canzoni e civici registri: per mostrare come la vita umana e quella degli alberi siano, in fondo, sempre state intrecciate. Basti pensare che spesso gli esemplari più maestosi diventano asse portante della “grammatica” cittadina, e centro focale dell’architettura urbana: alberi che, per la loro imponenza diventano monumenti o singolari concittadini, riferimento di feste popolari, assemblee e raduni.
L’opera di Fiona Stafford – forte di un’ampia e generosa cultura letteraria – accompagna il lettore in un viaggio lungo epoche, immaginari e regioni distanti, per rintracciarvi virtuosi esempi di “convivenza” multispecie e di comune (re)invenzione. Un ciliegio che agli occhi del capitano Edmund Blyth diventa una magnifica Cattedrale degli Alberi; o un sorbo che diviene interlocutore, unico rifugio e consolazione dalle paure e avversità, nel libro per l’infanzia Whispers in the Graveyard di Solomon.
Il testo procede così – scandito di capitolo in capitolo da differenti specie – per riferimenti letterari, episodi storici e nozioni scientifiche: abbondano i racconti di folklore popolare, e gli aneddoti sull’utilizzo più pratico di legna, foglie ed estratti vegetali. Gli alberi, da queste molteplici prospettive, diventano veicolo per raccontare la storia umana, e viceversa: la pagina di libro è terreno fertile in cui le piante mettono seme, radice e fiore, mentre la legnosa corteccia diventa superficie sulla quale le vicende umane si inscrivono.
In questa lunghissima passeggiata nel bosco non mancano illustrazioni a fare da segnavia: anche queste spaziano di epoca in epoca, di medium in medium – si va così dalle più classiche e immediate fotografie delle specie ai dettagli di quadri in cui esse fanno la loro comparsa; le illustrazioni scientifiche, accurate e precise, cedono il passo a riprese dell’architettura vegetale nell’edilizia umana.
Impossibile non uscire, da questo intreccio di rami e di mani, con occhi pieni di meraviglia, e forse di gratitudine. Sicuramente con un’attenzione rinnovata verso il mondo vegetale e specialmente arboreo, che intesse assieme a noi le singole storie e la singolare Storia.