NOME COMUNE: Paulonia
NOME BOTANICO: Paulownia tomentosa
Essenza dall’ampia chioma e dai particolari, profumatissimi e numerosi fiori viola, la Paulonia è originaria della Cina, introdotta in Europa solo nel XIX secolo. La specie più diffusa del genere è, appunto, Paulonia tomentosa, chiamata così per i tomenti che ricoprono le grandi foglie cuoriformi, rendendo la loro superficie spessa, e quasi ruvida al tatto.
È una pianta estremamente robusta: data la crescita rapida e la buona adattabilità ai terreni più diversificati, si presta bene all’utilizzo ornamentale, coprendo rapidamente anche grandi spazi. Può giungere fino ai 20 metri di altezza, mentre si espande longitudinalmente con la sua chioma uniforme, tondeggiante e vasta.
Ha una corteccia grigiastra e liscia, un tronco dal legno piuttosto resistente ed estremamente leggero. Le foglie sono grandi (possono anche arrivare a 30 centimetri!), colorate di verde scuro e ricoperte da una caratteristica peluria. Assomigliano molto a quelle della Catalpa, o Pianta dei sigari – può dunque accadere di confondere le due piante.
Le foglie sono precedute dallo sbocciare dei fiori. La Paulonia presenta infiorescenze a forma di trombetta, di un particolare color lilla (o in alcuni casi bianco), con striature più chiare nella “bocca” dei fiori, dal profumo intenso e dolce. I fiori sono riuniti in corimbi, ovvero in grappoli caratterizzati da peduncoli del fiore di diverse lunghezze. In questo modo, rimangono tutti alla stessa altezza.
Seguono i frutti, capsule legnose del diametro di 5 centimetri: inizialmente verdi e morbidi, via via che si irrobustiscono diventano marrone scuro. La parete resistente consente di custodire al meglio migliaia di semi alati: è anche grazie a questa enorme prolificità (una pianta adulta può produrre milioni di semi in una stagione!) che la Paulonia si diffonde tanto facilmente.
Il nome Paulonia viene nientedimeno che dalla zarina Anna Pavlovna, figlia di Paolo I. È infatti detta anche albero dell’imperatrice, o Paulonia imperiale. Cantata anche da Levante e dal rapper Murubutu nell’album L’uomo che viaggiava nel vento
C’è chi dice [Il Levante] viva nei miti e trasporti i sogni alle folle
Che abbia insegnato a stare attenti alle forme, a stare a tempo alle foglie.
Che abbia una scienza enorme nel coglierle
Che abbia insegnato le movenze alle fronde delle paulonie
Murubutu – Levante

↑ Le illustrazioni della rubrica Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.