La città di Singapore è indubbiamente una città verde, tanto verde da essere spesso definita Città-Giardino. Cardine della spinta ecologica della futuristica metropoli è il movimento OneMillionTrees, progetto di respiro nazionale il cui obiettivo è una maestosa riforestazione. Lanciato nell’aprile del 2020, e destinato a fiorire lungo i prossimi 10 anni, il progetto OneMillionTrees s’incarna in uno sforzo concertato e condiviso per aumentare il numero di alberi di Singapore, a partire da giardini, viali, parchi, riserve naturali e paesaggi stradali (l’attuale numero di piantumazioni all’attivo è disponibile sul sito governativo), mirando ad aggiungere altri 200 ettari di parchi naturali e 30 giardini terapeutici entro il 2030, consapevoli di quanto le piante siano portatrici di benefici, a maggior ragione per gli anziani e più in generale per tutti i soggetti fragili.
La città-stato insulare ha speso tante delle sue risorse in un grande, rapido sviluppo demografico e urbano, accrescendo in parallelo una consapevolezza ambientale più unica che rara, facendo gran tesoro della propria biodiversità. A dirigere il tutto è The National Parks Board, o NParks, organizzazione che ha deciso, con grande coerenza e lucidità, di puntare sugli alberi, fondamentali per garantire un ambiente salutare per ogni cittadino. Singapore è ben conscia dell’importanza del verde come filtro naturale dell’aria; delle fitte chiome arboree come principali aiutanti rispetto al surriscaldamento ambientale e al fenomeno dell’isola di calore; e, non ultimo, della regolazione del ciclo dell’acqua. S’impegna dunque in un rimboschimento quasi a tappeto del manto cittadino, che vada a bonificare aree spoglie o rinfoltire il verde già presente, intensificando le opere di piantagione nelle strade per creare strutture simili a foreste, chiamate Nature Ways. L’obiettivo è di raggiungere 300 chilometri di Nature Ways entro il 2030, con l’aspirazione di rendere ogni strada di Singapore una Nature Way.
La storia di NP Parks affonda le sue radici in una grande campagna di piantumazione svoltasi nel 1963. Questo primo “lancio” dell’organizzazione, seguito da un Tree Planting collettivo pochi anni dopo, ha portato poi all’allestimento e alla gestione di oltre 350 parchi. Non si può dire che l’organizzazione si sia da allora fermata, anzi: è riuscita nell’impresa di coinvolgere la città-isola intera, condividendo la propria visione di un mondo più verde, l’unico capace di garantire il benessere più generale della comunità. È nel 2020 che Singapore decide definitivamente di attivarsi su più ampia scala nel ripristino della natura nel proprio tessuto urbano. E, per farlo, di chiamare a raccolta cittadini privati, scuole, associazioni e aziende, istruendo la cittadinanza sulla cura del verde, invitandola a collaborare nella messa a dimora, cercando volontari e partner commerciali. E ancora: organizzando corsi nelle scuole, invitando alla coltivazione di orti e piante edule, dando vita a eventi di sensibilizzazione, coinvolgendo i cittadini nella progettazione di veri e propri piani di piantagione.
Così il progetto arriva a interpellare e interessare la comunità intera, e si allunga oltre, quasi a toccare la comunità futura: è alle generazioni a venire infatti che lo sforzo è (anche) dedicato. L’auspicio di NP Parks è quello di lasciar loro un’eredità vivente, vegeta e vegetale. I cittadini “del futuro” da un lato sapranno godere dei grandi boschi della città, delle infrastrutture sostenibili e dei magnifici edifici che si slanciano verso l’alto come in concerto con le piante ospitatevi; dall’altro, saranno per primi maggiormente orientati alla comprensione, apprezzamento e protezione della natura e della biodiversità che la città accoglie. Si mira da più parti, insomma, alla creazione di una comunità responsabile, unita e una nella gestione attiva e consapevole dell’ambiente.
“Attraverso il movimento OneMillionTrees, tutti possono giocare un ruolo attivo nella costruzione di una Città nella Natura per le generazioni future. Non vediamo l’ora di lavorare con voi per co-creare una Singapore più vivibile per tutti, in cui i residenti possano vivere con e accanto alla natura e, così facendo, diventare migliori amministratori del nostro ambiente di vita!”

↑ Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte dalla ricerca Forestami, condotta dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, grazie al contributo di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani.