Accade più spesso di quanto pensiamo che esemplari di due differenti specie beneficino della reciproca vicinanza. È il caso del lichene: simile al muschio, è il prodotto di un’indissolubile alleanza e reciproco sostegno tra un fungo e un’alga.

Si può dire che qualcosa di simile accada fra noi e le piante? Questi esseri verdi, tramite il processo di fotosintesi, assorbono l’anidride carbonica emessa (anche) da noi, per trasformarla negli zuccheri necessari al loro sviluppo. Rita Baraldi ci ha spiegato come attraverso un processo simile si assorbisse anche ozono, biossidi di azoto e di zolfo. Non ultimo, le piante riescono ad abbattere in quantità le micropolveri! Certo, ricordava sempre Baraldi, si tratta di una capacità specie-specifica: dipende, cioè, dalle caratteristiche che la specie di volta in volta presenta.

Proseguiamo allora il discorso della scorsa puntata , per conoscere altre tre piante ornamentali che possono rendere l’aria delle nostre case più pulita!

Ficus elastica, o ficus del caucciù. Pianta arborea (occorrerà dunque lasciarle tanto spazio!), ha grandi foglie ovali, marcatamente lucide. Il colore può essere un uniforme verde scuro o piuttosto un tono olivastro screziato – di bianco come di giallo: in questo caso si ha a che fare con un ficus variegata. Le foglie tanto ampie riescono ad assorbire grandi quantità di anidride carbonica, riconvertita in ossigeno. Ottime alleate contro l’inquinamento domestico, intercettano e “scompongono”, rendendo innocue, polveri, formaldeide, spore di muffe e tossine.

Felce di Boston (Nephrolepis exaltata) o felce dalla spada. Si riconosce per foglie estremamente allungate e ricurve, dai margini dentellati e dal verde vivido. Prospera, come tutte le felci, in ambienti umidi, e può dunque risultare ottimale se posizionata nella stanza da bagno. Anch’essa ottima per la sua attività di purificazione, è fra le piante che più assorbono quantità di formaldeide, ed è in grado di aumentare il tasso di umidità dell’aria.

La palma areca (Dypsis lutescens) è una sempreverde vigorosa, originaria della fascia tropicale e subtropicale dell’Asia. Ha numerose fronde che si dipartono in lunghe foglie pennate (dall’asse centrale, cioè, si originano sia a destra che a sinistra foglioline allungate). Quel che la distingue rispetto ad altre piante ornamentali è la sua capacità di ripulire l’aria dell’ambiente in cui è posta. In particolare, areca è “specializzata” nella neutralizzazione di sostanze come formaldeide, xilene e toluene.

Scegliere una di queste piante per i nostri ambienti (dalla casa all’ufficio) può significare un grandissimo miglioramento in termini di qualità dell’aria. Si innesterà un vero e proprio circolo virtuoso: la nostra controparte vegetale assorbirà infatti l’anidride e le tossine da noi emesse (come anche tutte le sostanze più o meno nocive emesse da computer, vernici, stampanti… l’elenco è sfortunatamente lungo!), per richiedere in cambio luce, acqua e amorevoli cure da parte nostra. Affare fatto?