Tutti conoscono la città di Rio de Janeiro che, con i suoi oltre 13 milioni d’abitanti, è una delle maggiori aree metropolitane mondiali. Forse meno nota è Niterói, affacciata sull’altro lato della baia brasileira, a soli 5 km da Rio, alla quale è collegata da un ponte. Area ben più modesta (conta 500mila abitanti), spicca tuttavia per il livello medio di istruzione, fra i più alti in Brasile, per la qualità della vita secondo gli standard delle Nazioni Unite e specialmente per una storica tradizione di attivismo ambientale.
Sarà forse anche grazie a questo filo verde intrecciato alla sua storia che Niterói appare fra le 15 città selezionate dalla Fao come esempio virtuoso di politiche ambientali. La sua amministrazione si è infatti impegnata, sin dal 2013, in un progetto ventennale per il miglioramento del verde urbano, e la conseguente riqualificazione di numerose aree periferiche della città.
Ma quale dunque il piano? Anzitutto, il primo passo: 10.000 persone, numero che include il fondamentale apporto di giovani e studenti, partecipano a un processo di ascolto pubblico battezzato Niterói Que Queremos (“La Niterói che vogliamo”). Una collaborazione da parte di tutta la cittadinanza, insomma, per mappare la futura pianificazione, ascoltando le più differenti istanze e le più disparate richieste, con un approccio inclusivo fuori dal comune. È questa coralità che permette all’amministrazione di progettare lo sviluppo della città nei suoi futuri 20 anni – fino dunque al 2033: il principale obiettivo, in quest’ottica, è la copertura del 50% del territorio cittadino con parchi e aree protette.
L’aumento dello spazio verde, che vede l’attiva partecipazione dei residenti, sta attualmente già portando a numerosi vantaggi economici, sociali e ambientali. La piantumazione di alberi vigorosi previene ad esempio frane e smottamenti sui pendii delle colline, scongiurando episodi critici come quelli avvenuti in seguito alle forti piogge del 2010. Si contiene inoltre l’erosione, e si proteggono i bacini idrografici: l’area tutt’attorno al perimetro urbano di Niterói conta infatti foreste, montagne, spiagge e laghi, che necessitano di un positivo intervento umano per mantenere il loro splendore, o recuperare il rigoglio perduto.
Il progetto crea inoltre numerose opportunità di lavoro per i giovani appartenenti a comunità più vulnerabili: questi sono coinvolti in prima persona nel ripristino delle foreste e nella creazione di corridoi verdi. Gli abitanti collaborano poi congiuntamente alla costruzione di adeguate (e più sostenibili!) infrastrutture, e alla promozione di campagne per rinforzare la pubblica istruzione. Il movimento di Niterói s’inserisce del resto nell’impegno preso dal Brasile nell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici: la promessa fatta dal Paese prevede il ripristino di 15 milioni di ettari di foresta, e richiede dunque la compartecipazione di ogni governo locale.
“Per la prima volta, un’amministrazione cittadina coinvolge profondamente la società civile di Niterói per riflettere insieme su ciò che ci affligge nel presente, e su ciò che ci attende per il domani. Cosa significa questo? Significa che, ascoltando i segmenti più differenti della nostra società, rifletteremo ed elaboreremo tutti assieme una “carta di navigazione” stimolante, innovativa, coinvolgente e socialmente legittimata – che sarà a disposizione di questa e delle future amministrazioni comunali”.
Dal progetto Niteroi que Queremos