NOME COMUNE: PIOPPO BIANCO

NOME BOTANICO: POPULUS ALBA

Il Pioppo bianco è un’essenza svettante e slanciata, caratterizzata da un fusto dritto che raggiunge facilmente i trenta metri di altezza. Appartenente alla famiglia delle Salicaceae, costeggia parchi e giardini, ma s’incontra più spesso lungo i corsi d’acqua, preferendo suoli argillosi e umidi.

Il brusio delle sue foglie smosse dall’aria ricorda il mormorio della folla (populus), caratteristica a cui forse la specie deve il nome: in epoca romana era definito arbor populi, “albero del popolo”.

L’alto tronco si sviluppa, attraverso numerose ramificazioni, in un’ampia chioma. La sua corteccia grigio-bianca, o al più verdastra, si punteggia con l’età di caratteristiche lamelle a forma di rombo, che talvolta ricordano curiosamente degli occhi. Il pioppo è una specie pollonifera: ha la capacità di emettere polloni a grande distanza dal piede – sino a 50 metri! – o alla base del tronco stesso.

Le foglie hanno una forma ovale, più raramente lobata. La pagina fogliare inferiore è bianca, colore dato dalla folta peluria (o tomento) che la ricopre: a questo deve la propria denominazione alba. La lamina superiore è invece di un verde scuro molto intenso e lucido.

I fiori maschili e femminili si trovano su piante differenti. Gli esemplari maschili hanno infiorescenze raccolte in amenti ricurvi, che vanno dal rosso al giallo al momento della fioritura.

Gli individui femminili presentano amenti corti e sottili, dal colore freddo (verde o grigio). Il frutto, a spiga pendente, sprigiona in primavera i semi dotati di peluria filamentosa, ovvero il pappo – tanto noto per le comuni reazioni allergiche a cui dà luogo.

Il pioppo, nell’araldica, è il simbolo del coraggio: si racconta che Eracle, nella sua discesa agli Inferi, si fosse cinto il capo di una sua fronda.

E già viene la sera. Il tramonto innaffia i campi d’oro liquido e i pioppi, simili alle mucche dello stagno, hanno bagnato nei fossi i piedi scalzi. Sergej Aleksandrovič Esenin

Le illustrazioni della rubrica Arborea. Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.

↑ Le illustrazioni della rubrica Arborea. Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.