San Francisco, città all’avanguardia anche per le strategie green.

San Francisco è la città americana che da sempre e più di altre metropoli si è contraddistinta per il suo “essere avanti”, anche in termini ambientali e di sostenibilità. E’ stata la prima città degli USA a vietare i sacchetti di plastica, nel 2017.

E’ la quarta città più popolosa della California e la dodicesima in tutti gli Stati Uniti, al secondo posto – preceduta solo da New York – per densità di popolazione, un esempio da seguire quando si parla di “green attitude”. Per questo abbiamo analizzato le sue strategie di forestazione urbana.

Partendo dalla constatazione di avere una tra le più piccole tree canopy (13,7%) tra le grande città degli Stati Uniti, che le nuove piantagioni non tenevano il passo con la rimozione e la mortalità delle piante, e che esistevano decine di migliaia di spazi potenziali per la piantagione di nuovi alberi, il piano ha saputo coniugare anche le esigenze di mappatura degli alberi della città di San Francisco, la gestione delle risorse verdi e economiche esistenti, il coinvolgimento della comunità.

L’obiettivo del quasi raddoppio della tree canopy (giungere al 25% entro il 2034) è andato di pari passo con l’aumento del 50% della popolazione di alberi di strada (piantagione di 50.000 nuovi alberi entro il 2034) stabilendo anche nuove modalità di raccolta e gestione dei finanziamenti.

La creazione della Urban Forest Map – una piattaforma online in collaborazione con FUF, i Friends of Urban Forest, che ha permesso agli utenti, anche privati cittadini, di collaborare alla mappatura degli alberi non ancora censiti – è stata una carta vincente e un elemento distintivo, aiutando la municipalità nel processo di analisi (un database importantissimo sugli alberi nelle strade e sul loro stato di salute), ma anche come strumento di sensibilizzazione sui benefici degli alberi.

Molto interessante l’approccio del piano in tre fasi che prendono in considerazione in maniera progressiva le diverse aree in cui crescono gli alberi della foresta urbana:

→ la prima, iniziata nel 2014, ha approfondito le variabili riguardanti gli alberi localizzati su vie e strade della città

→ la seconda fase coinvolge gli alberi all’interno degli spazi pubblici, parchi e giardini

→ la terza fase si focalizza sugli alberi nelle proprietà private e nel tessuto residenziale, approfondendo gli aspetti di naturalizzazione delle superfici costruite (tetti e facciate verdi)

Secondo l’inventario realizzato nel 2013, la municipalità di San Francisco ha stimato che i 669.000 alberi presenti sequestrino più di 190.000 tonnellate di CO2 all’anno. Il problema di San Francisco stava in una tree canopy debole, una tra le più basse degli Stati Uniti, circa il 10% in meno rispetto al 24% di NY. Di qui il macro obiettivo del piano, il passaggio della tree canopy cover dal 13,7% al 25%. 

Altro punto debole messo in evidenza dall’analisi è stato il budget dedicato alla forestazione urbana, che dal 2007 era diminuito drasticamente. La città stava trasferendo la responsabilità della manutenzione di decine di migliaia di alberi ai proprietari di immobili, con un programma di manutenzione inefficiente, confuso e costoso; con la conseguenza di compromettere la salute e la sicurezza degli alberi, e di diminuire i benefici sociali e ambientali forniti dagli stessi. Questa struttura di manutenzione frammentata ha portato la municipalità a identificare fonti di finanziamento stabili, essenziali per il ripristino della salute della foresta urbana.

Ecco in sintesi i 5 principali obiettivi del Piano di San Francisco: 

🌲 GROW aumento della distribuzione arborea in tutta la città, con selezione e messa a dimora di specie che migliorino sensibilmente la qualità dell’aria, il drenaggio del suolo, l’habitat e la biodiversità

🌲 PROTECT protezione della foresta urbana da minacce e perdite, arrivando a non perdere nemmeno un albero, incoraggiando costruttori e sviluppatori a incorporare alberi nella progettazione di nuovi edifici

🌲 MANAGE gestione della foresta urbana attraverso l’istituzione di un Ufficio per le foreste urbane, con un programma più efficiente in termini di costi ed efficacia che preveda la gestione degli alberi lungo tutto il ciclo di vita, l’istituzione di una Tree Nursery dedicata, fino alla messa a disposizione della comunità del legname derivante dallo smaltimento degli alberi

🌲 FUND reperimento di strumenti di investimento per la foresta urbana, con una strategia di finanziamento a lungo termine, anche con il coinvolgimento di privati e associazioni private

🌲 ENGAGE inclusione dei residenti e delle associazioni private nella custodia e nel monitoraggio della foresta urbana, incoraggiando la partecipazione alle piantagioni di nuovi alberi e alla loro manutenzione, divulgando il valore del patrimonio arboreo della città.

Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte prevalentemente dalla ricerca Forestami, condotta dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, grazie al contributo di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani.

↑ Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte prevalentemente dalla ricerca Forestami, condotta dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, grazie al contributo di Fondazione Falck e FS Sistemi Urbani.