Marco Mencagli – Marco Nieri

La terapia segreta degli alberi – Sperling & Kupfer

In un periodo come quello che stiamo vivendo, la lettura de La terapia segreta degli alberi potrà risultare di per sé terapeutica, introducendoci alla scoperta dei benefici legati al mondo vegetale; un mondo da interpretare non solo come luogo di svago, di rilassamento, ma anche come vero e proprio luogo di cura.

Il libro parla di noi, dell’interazione tra il nostro organismo e le piante, di come riusciamo e possiamo sentirci parte della natura, con conseguenze molto positive sul nostro stato di benessere. 

Sicuramente è noto a tutti che il verde fa bene. Meno noti sono tutti gli effetti positivi che stare in prossimità del verde apporta: induce calma e serenità, regolarizza il battito cardiaco e la pressione arteriosa, diminuisce l’aggressività, aumenta l’energia, stimola memoria e capacità cognitive, incrementa le difese immunitarie e la nostra capacità di contrastare tumori e malattie. Ancor meno conosciute sono le ragioni scientifiche, il perché, il come e il quanto il contatto ravvicinato e prolungato con gli alberi possa essere rigenerante.

E sono proprio gli aspetti e gli studi scientifici introdotti in maniera chiara e approfondita nel libro di Marco Mencagli e Marco Nieri – rispettivamente dottore agronomo e bioricercatore ed esperto in ecodesign – che ci guidano alla comprensione profonda dei benefici che scaturiscono da una relazione continuativa e consapevole con la natura.

Prendendo le mosse dalla biofilia – l’innata preferenza dell’uomo per gli ambienti naturali – gli autori ci accompagnano in un percorso progressivo di conoscenza, non privo di suggerimenti concreti: da una pratica meditativa da condurre in mezzo agli alberi dal potente effetto benefico sulla nostra psiche, alla scoperta del forest bathing e di cos’è il bioenergetic landscape, agli effetti sul sistema immunitario conseguenti all’emissione di monoterpeni – i principali responsabili dell’odore delle piante e dei fiori (effetti che sono dose e tempo dipendenti), all’azione biochimica diretta sui linfociti NK natural killer, deputati al controllo dei virus e delle cellule tumorali; a quali sono le piante più efficaci in termini di purificazione dell’aria in ambienti chiusi.

Interessante la spiegazione scientifica del perché facciamo così fatica a staccarci dai nostri computer, cellulari, device e quanto – a maggior ragione – sia importante per la screen generation recuperare e alimentare un contatto frequente con gli spazi verdi, per interrompere il circolo vizioso di produzione di dopamina che ci tiene incollati ai nostri schermi.

Perché la salute, come definito dall’OMS, “non è solamente assenza di malattie ma uno stato completo di benessere fisico, mentale, sociale” e trascorrere regolarmente un tempo adeguato tra gli alberi – ormai è chiaro – apporta vantaggi tangibili a livello psico-emozionale, biochimico ed energetico, conosciuti (ma forse oggi un po’ trascurati) sin dai tempi antichi.