NOME COMUNE: CARPINO BIANCO
NOME BOTANICO: CARPINUS BETULUS
Tra le piante più performanti in termini di assorbimento di Co2, il carpino bianco è un albero alto fino a 25 metri con foglie di un bel verde intenso – di forma ovale, doppiamente dentellate al margine e dalla nervatura evidente – che in autunno prima di cadere diventano rosso cupo. I frutti sono raggruppati in infruttescenze pendule molto decorative, formate da una piccola noce verde, l’achenio. La corteccia è grigio cinerino, liscia, dal legno molto duro, impiegato per costruire bocce, martelli, spazzole.
Pare che il legno di carpino venisse utilizzato per costruire il giogo per i bovini da tiro, da qui l’origine del nome, dal celtico car ‘legno’ e pin ‘testa’. E’ una specie rustica, resistente al freddo più intenso, alla carenza di acqua, all’inquinamento, già presente nelle antiche foreste della pianura padana.
Nel tipico giardino milanese del XVIII secolo veniva utilizzato per dar vita a gallerie, labirinti, spalliere, e per vere e proprie quinte verdi (barriere naturali di una certa importanza alte fino a 7-8 metri, le cosiddette carpinate) perché essenza che ben si presta alla sagomatura (forme a piramide, a colonna, …).
Si possono ammirare meravigliosi esempi di ars topiaria (così si definisce l’arte della potatura di alberi e arbusti al fine di conferire forme diverse da quelle naturalmente assunte dalla pianta, per scopo ornamentale) nel Giardino storico di Villa Arconati, o la bellissima carpinata a volta di Villa Litta nel comune di Lainate.
↑ Le illustrazioni della rubrica Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.