In un periodo in cui abbiamo dovuto modificare radicalmente le nostre abitudini per fare la nostra parte nel contenimento del contagio, buona idea è ripartire dalle piccole cose che la città può offrire, pur con le limitazioni che oggi ci vengono indicate.
Parchi, giardini e punti verdi sono i luoghi giusti dove staccare durante o al termine di una giornata impegnativa, per ricaricarsi di energie e benessere. Vogliamo condividere alcune idee per approfittare del patrimonio arboreo che Milano offre (lo sapete che abbiamo appena raggiunto i 500.000 alberi?), come poter fare un po’ di movimento, ritrovare un contatto diretto con la natura – che migliora la nostra salute fisica e mentale – e non dimenticare le sorprese che la città nasconde.
Smart working o smart walking?
Smart working, video riunioni, schermi: ci sono giorni in cui risulta pesante stare tutto il giorno al computer. Ecco, quello è il momento di ritagliarsi del tempo per uscire.
Avete mai pensato di partecipare a “una call” in cuffia mentre passeggiate al parco? Potete coniugare operatività a un po’ di movimento fisico: sotto la chioma di un albero lavorare sembrerà più leggero e potreste avere quell’idea che da tempo attendevate.
Perché non attraversare i giardini di Porta Venezia? Il percorso è di 2 km, lungo i quali potrete incontrare alberi monumentali di metasequioia e platani centenari, magnolie, ippocastani, bagolari, abeti e i grandi falsi cipressi sulle rive del laghetto. Oppure, potreste percorrere un tratto del parco Lambro: in totale conta 3,7 km, con uno skate park e un’alta collina, da cui osservare lo skyline di Milano. E perché non fare una sessione pomeridiana al delizioso Parco Trotter (sapete che l’antica piscina è diventata, recentemente, un campo di basket?).
Copritevi bene e buone riunioni in cuffia!

↑ Parco Lambro - © Francesco Falciola
Sport a cielo aperto
Anche se non siete atleti concedetevi, di tanto in tanto, una passeggiata di venti minuti a buon ritmo, o una corsa vera e propria, immersi fra gli alberi. Percorsi in segnaletica per camminare o correre, da soli o con un congiunto, si trovano al Parco Nord (due i percorsi vitae e due percorsi podistici da 5 e 10 km, segnalati con distanze progressive ogni 500 metri), al Monte Stella, al Parco delle Cave, al Sempione, al Parco Lambro, ai Giardini di Porta Venezia e al Parco Forlanini: cercate il più vicino a casa vostra.
Per chi può allargare il giro, suggeriamo la Corsa dei Tre Parchi: un percorso da 12 km tra laghetti, boschi e prati che unisce Parco della Cave, Bosco in Città e Parco di Trenno.
Per fare fitness nei parchi trovate anche tracciati con piccoli attrezzi, ma ricordate di disinfettare le mani prima e dopo gli esercizi. Disponibile online un’interessantissima mappa che raccoglie alcuni dei luoghi pubblici dove fare sport, da consultare secondo la propria inclinazione.

↑ Parco Forlanini - © Francesco Falciola
Cinque sorprese dietro l’angolo
Giardini, aiuole, strade di Milano sono ricchi di sorprese. Ve ne suggeriamo cinque, sicuri che anche voi ne avrete da segnalarci (fatelo qui: redazione@forestami.org):
- → Siamo al Municipio 3, vicino all’area giochi di corso Indipendenza, verso l’incrocio con via Mameli. Non ci sono solo meravigliosi filari di ippocastani a far da cornice, ma anche una fontana dedicata a Pinocchio (in compagnia del Gatto e della Volpe!). Una occasione per rispolverare un grande classico con i vostri piccoli.
- → Se passate all’incrocio tra via Affori e via Astesani non potrete non far caso a un magnifico esemplare di platano storico, alto più di 18 metri, caro ai milanesi e alle milanesi perché si narra sia stato piantato quasi 200 anni fa da Napoleone, come omaggio a una nobildonna della città. L’età è stata determinata grazie all’analisi dendrocronologica condotta da Demetra Onlus, che si è presa cura del vecchio platano non lasciandolo solo, ma mettendolo in compagnia di un simpatico animale notturno!
- → Costeggiando la ferrovia nei pressi di Stazione Centrale, cresce una pianta del tutto particolare. Dovremo aspettare la primavera per apprezzarne tutta la bellezza, ma racconta una storia d’amore bellissima: è il glicine cresciuto sul muro dei magazzini Raccordati, che un tempo ospitavano attività commerciali di vendita all’ingrosso e artigianali. Tra queste, l’olieria del signor Umberto Montanelli, che qui piantò il glicine come suggello dell’amore per la moglie Valeria. Era il 1962. La pianta ha resistito nei decenni, rischiando più volte di essere tagliata, ma fortunatamente – con l’attenzione e la sensibilità congiunte di Legambiente, Grandi Stazioni e del comitato di cittadini Fas-Ferrante Aporti Sammartini – è stata adottata e ogni primavera regala la sua esplosione di fiori lilla e profumo. Attendiamo il nuovo risveglio.
- → Lo conoscete il parco di villa Finzi, a due passi dal Naviglio della Martesana? Consente un’immersione in un variegato catalogo di essenze arboree (53!) concentrate in 5 ettari: dall’abete rosso a quello del Caucaso, all’albero dei tulipani, a quello del caffè, a quello di Giuda, dai fiori ermafroditi rosa e fucsia; e poi acero americano, carpino bianco, ciliegio, faggio, ippocastano, olmo, quercia, robinia, tiglio e il raro gelso di carta. Il parco ospita uno dei luoghi più misteriosi della città, il Tempio della Notte: uno spazio sotterraneo dalla pianta circolare ricavato all’interno di quella che un tempo era una ghiacciaia, con colonne di marmo dai capitelli corinzi, comunicante con l’esterno attraverso un oculo sulla cima. Chissà che in futuro non torni visitabile.
- → Il periodo che stiamo vivendo potrebbe essere colto come invito a riscoprire le bellezze di prossimità. Una chiave di lettura, o di percorso, la offrono i parchi delle ville antiche. Visitatene uno alla volta per decretare il vostro preferito. Vi suggeriamo i giardini di Villa Belgiojoso (rigorosamente accompagnati da un bambino), parco di Villa Scheibler, Villa Litta Modignani e Villa Lonati. Approfondite i loro intrecci fra architettura, società e natura sul sito del Comune, grazie a questa mappa.
Ricordate di evitare assembramenti, moderare le uscite, usare sempre i dispositivi di protezione e seguire le indicazioni delle autorità rispetto a cosa è consentito o meno in questo momento particolare. E buone riscoperte verdi.

↑ Villa Belgiojoso - © Francesco Falciola