NOME COMUNE: BAGOLARO

NOME BOTANICO: CELTIS AUSTRALIS

Cresce spontaneo nelle zone mediterranee dell’Europa ed è una delle specie più utilizzate per le alberature stradali, grazie alla sua grande tolleranza all’inquinamento e alle malattie, alla bellezza equilibrata della sua chioma e alla grande “capacità ombreggiante”.

Nella tradizione popolare viene anche chiamato spaccasassi: il nome evoca il robusto apparato radicale con cui si aggrappa a terreni rocciosi e poveri d’acqua.

Le foglie sono decidue, tipicamente asimmetriche alla base, allungate, con margine seghettato e nervature marcate.

I frutti – drupe, che maturano in autunno – sono eduli e apprezzati dalla fauna avicola cittadina per il loro sapore dolce. I semi contenuti, molto duri, venivano utilizzati per la fabbricazione dei rosari.

Il tronco grigio-cinereo è allargato alla base (ricorda una zampa di elefante), corto e caratterizzato in età adulta da possenti nervature, con rami primari di notevoli dimensioni, e secondari tendenzialmente penduli e ricadenti. La chioma è piuttosto densa, espansa, più o meno rotondeggiante. 

Durante la prigionia sull’Isola d’Elba, Napoleone nel suo giardino ne fece piantare un esemplare, forse per ricordare la sua Corsica, terra in cui il bagolaro cresce spontaneo.

Le illustrazioni della rubrica Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.

↑ Le illustrazioni della rubrica Li conosciamo davvero? di Forestami sono realizzate dalle illustratrici Annalisa e Marina Durante, docenti di Super - Scuola Superiore d'Arte Applicata.